Camera di Commercio Italia – Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca si prepara alla presidenza Ue

Ucraina, sicurezza energetica, difesa e sicurezza informatica, resilienza economica e democratica. Questi sono i cinque temi in cima all’agenda politica della prossima Presidenza ceca, come dettagliato nella bozza di un documento interno ottenuta da EURACTIV​

La Repubblica Ceca assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell’UE dal 1° luglio fino alla fine dell’anno. Durante questi sei mesi, Praga guiderà il lavoro diplomatico, un ruolo fondamentale nella definizione dell’agenda dell’UE.

La Repubblica Ceca ha sottoscritto un programma  a tre con la presidenza francese uscente e la successiva presidenza svedese. Tuttavia, l’aggressione della Russia all’Ucraina iniziata a febbraio ha imposto a Praga di adottare le sue priorità politiche.

“L’obiettivo generale della Presidenza ceca è contribuire il più possibile a creare le condizioni per la sicurezza e la prosperità dell’UE nel contesto dei valori europei di libertà, giustizia sociale, democrazia, Stato di diritto e responsabilità ambientale”, si legge nella bozza del documento, la cui pubblicazione è prevista per il 15 giugno.

Guerra in Ucraina

Non sorprende che la crisi ucraina sia in cima all’agenda politica ceca. Ciò include sia colpire la Russia con tutti gli strumenti dell’UE, in particolare sanzioni economiche, sia fornire all’Ucraina sostegno politico e militare.

Praga è determinata a collaborare con la Commissione europea per riassegnare i finanziamenti dell’UE a favore degli Stati membri che hanno aperto le loro porte ai rifugiati, aiutandoli a mettere in atto le strutture necessarie per gestire la crisi umanitaria.

Inoltre, “la Presidenza ceca lavorerà a favore del raggiungimento di un consenso sulla concessione dello status di candidato all’Ucraina”, continua la bozza. Dopo la fine delle ostilità, il compito cruciale sarà la ricostruzione dell’Ucraina.

Sicurezza energetica

“L’UE non può dipendere in modo vitale da paesi che minacciano direttamente la sua sicurezza e deve quindi rompere la sua dipendenza dal gas, dal petrolio e dal carbone russi. La presidenza ceca porrà l’accento sulle questioni di sicurezza energetica dell’UE, che attualmente sono più urgenti della transizione energetica”, si legge nel testo.

Accelerare l’attuazione del programma REPowerEU è visto come un modo per diversificare le fonti energetiche affrontando questioni relative alla logistica, al risparmio energetico e alle fonti di energia rinnovabili e a basse emissioni.

Inoltre, la presidenza ceca ha espresso disponibilità a lavorare all’attuazione della regolamentazione delle riserve di gas, ad esempio adoperandosi per riempire i depositi di gas prima dell’inverno e promuovere acquisti congiunti volontari per aumentare il peso negoziale dell’UE, come nel caso dei vaccini COVID.

“Allo stesso tempo, la Presidenza ceca lavorerà per implementare un insieme appropriato di strumenti che riducano l’impatto sociale ed economico negativo degli alti prezzi dell’energia”, si legge nel documento.

Difesa e sicurezza informatica

Praga si impegna a rafforzare le capacità di difesa e sicurezza dell’Europa, collaborando con partner extraeuropei nel contesto della NATO e sostenendo l’attuazione dello Strategic Compass (bussola strategica), la strategia militare dell’UE per il 2030.

Su questo tema, lavorerà al rapido sviluppo dell’Hybrid Toolbox, un insieme di strumenti volontari per contrastare le minacce ibride come la disinformazione, le interferenze straniere e le interruzioni nel cyberspazio.

“La presidenza ceca presterà attenzione alla cooperazione e agli investimenti per ridurre la dipendenza tecnologica, in particolare per quanto riguarda le tecnologie nuove e dirompenti, e per garantire la resilienza delle catene del valore critiche necessarie per queste tecnologie”, afferma il progetto.

Sarà prestata attenzione anche all’affrontare le minacce informatiche, in particolare per quanto riguarda la sicurezza informatica delle istituzioni dell’UE. Un altro punto chiave è il contesto geopolitico intorno allo spazio e alle tecnologie emergenti, con la proposta di un sistema di comunicazione spaziale dell’UE.

Resilienza economica

“L’invasione russa ha causato la più grande perturbazione dei mercati delle materie prime nell’ultimo mezzo secolo. L’UE deve ridurre drasticamente la sua dipendenza da regimi ostili o instabili”, sottolinea il documento.

Per il governo ceco, la ricetta per rafforzare la resilienza economica prevede un sostegno mirato alla competitività su tecnologie strategiche per promuovere la capacità interna e relazioni commerciali più strette con nazioni democratiche come Nuova Zelanda, Australia e Cile.

Queste misure sono in linea con il Chips Act, una proposta per aumentare la produzione di chip nell’UE. I semiconduttori sono infatti esplicitamente citati come fornitura critica, insieme a cibo, medicinali e materie prime.

Su questo aspetto, i cechi si impegnano anche ad approfondire la cooperazione transatlantica sulla resilienza della catena di approvvigionamento nel contesto del Consiglio per il commercio e la tecnologia UE-USA.

Altre priorità economiche includono l’approfondimento del mercato interno, sottolineando, in particolare, l’importanza del portafoglio europeo di identità digitale e di un mercato dei dati equo, che è l’obiettivo del Data Act.

Valori democratici

In termini di mantenimento e sviluppo dei valori democratici e dello stato di diritto nell’UE, la presidenza ceca si concentrerà sul finanziamento trasparente dei partiti politici, sull’indipendenza dei mass media e sul dialogo aperto con i cittadini, con particolare riferimento alla conferenza sul futuro dell’Europa .

“La Presidenza lavorerà per garantire che i diritti e le libertà fondamentali siano rispettati nell’ambiente digitale e farà pressioni affinché gli standard globali si basino sul cosiddetto approccio incentrato sull’uomo”, aggiunge la bozza.

Il documento sottolinea che con le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’UE ha il vantaggio della prima mossa e dovrebbe cogliere l’occasione per definire gli standard globali. Viene inoltre sottolineata la necessità di stabilire misure di trasparenza e prevenire l’uso improprio delle criptovalute.

Articolo a cura di Redazione CCIRC

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